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Filati riciclati: cosa sapere per una corretta lavorazione a macchina

Nel nostro percorso con Hircus Filati, la ricerca di materiali di qualità si accompagna sempre a una grande attenzione per la sostenibilità. È proprio per questo che i filati riciclati sono diventati, negli ultimi anni, una risorsa preziosa, capace di coniugare rispetto per l’ambiente e creatività artigianale.
Tuttavia, chi lavora con questi materiali sa bene che non sono esattamente identici ai filati realizzati con fibre vergini. Hanno una loro personalità tecnica, con caratteristiche specifiche che è bene conoscere per valorizzarli al massimo, soprattutto durante la lavorazione a macchina.
Cosa sono i filati riciclati?
I filati riciclati nascono dal recupero di scarti tessili industriali o di capi dismessi. Attraverso un processo di riciclo meccanico o chimico, questi materiali vengono rigenerati e trasformati in nuove fibre, pronte per essere filate e diventare nuovi filati.
Il riciclo meccanico è il più diffuso: i tessuti vengono letteralmente sminuzzati fino a essere ridotti in fibre. Questo metodo, però, ha un effetto collaterale: accorcia la lunghezza delle fibre, influenzando le caratteristiche del filato finale.
Fibre più corte, filato più delicato
Rispetto ai filati realizzati con fibre vergini (più lunghe e resistenti), quelli riciclati hanno fibre più corte e tendono a essere:
- Meno resistenti alla trazione.
- Più fragili nei punti di giunzione.
- Più soggetti a rotture durante la lavorazione, soprattutto su macchine da maglieria e telai.
Come adattare la lavorazione a macchina per i filati riciclati
Per lavorare senza intoppi con i filati riciclati e garantire una buona resa produttiva, è importante seguire alcuni accorgimenti:
1. Ridurre la tensione di lavorazione
La tensione applicata al filo deve essere più bassa rispetto a quella utilizzata con filati vergini. Una tensione eccessiva può provocare la rottura del filo.
2. Controllare regolarmente il filo
I filati riciclati possono presentare irregolarità naturali dovute al processo di rigenerazione. È utile ispezionare frequentemente il filo durante la lavorazione, così da individuare subito eventuali punti critici.
3. Regolare la velocità della macchina
In alcune lavorazioni, ridurre leggermente la velocità può migliorare la resa del filato, riducendo lo stress meccanico sul filo stesso.
4. Preferire lavorazioni meno compatte
Se possibile, meglio scegliere strutture di maglia o tessuti più aperti e morbidi, che richiedono meno tensione sul filo.
5. Formazione e consapevolezza
Lavorare con filati riciclati richiede conoscenza e attenzione. Formare il personale tecnico o artigianale su queste specifiche è un investimento prezioso per limitare scarti e interruzioni, e garantire un prodotto finale di qualità.
Sostenibilità e innovazione tecnica: un binomio possibile
Scegliere filati riciclati significa abbracciare una filosofia di sostenibilità consapevole, dove ogni gesto – dalla selezione della materia prima al modo in cui la si lavora – contribuisce a costruire un futuro più etico per il settore tessile.
Noi di Hircus Filati crediamo che bellezza, qualità e rispetto per l’ambiente possano convivere. Con le giuste competenze tecniche e un po’ di passione, anche i filati riciclati possono diventare protagonisti di creazioni uniche e durevoli.